Che dire di questo trekking? Semplicemente magnifico! Non bastano le parole per descrivere questi giorni colmi di incredibili sensazioni, bisogna esserci stati! Tenterò comunque di descrivere le emozioni che hanno colto anche me. Mario Brunello cammina con noi, suisentieri delle Dolomiti e porta sulle spalle il suo pregiatissimo violoncello Maggini del 1600 in una custodia di fibra di carbonio rosso fiammante, come una Ferrari, per eseguire lungo il cammino le sei Suites di Bach. Siamo settanta persone accompagnate da sette Guide Alpine di Madonna di Campiglio e dal grande alpinista Cesare Maestri. Il paesaggio è fiabesco, alte montagne come cattedrali incastonate tra i nevai, architetture dalle mille facciate, nubi che vanno e vengono, ricreano ogni volta uno scenario nuovo. Sono luoghi dell'uomo questi? O degli Dei? Brunello ci precede e sceglie nel paesaggio anfiteatri naturali, piano, piano sopraggiungono tutti, ognuno con il suo passo e Brunello ci racconta che è il particolare silenzio tra le montagne che lo affascina, in questi luoghi ama far vibrare le corde del suo violoncello. E non c'è musica più sublime delle Suites di Bach per queste montagne, e Brunello è un grande interprete… e ognuno di noi è immerso nella natura, nella musica, colto dall'emozione forte che interpretazione e paesaggio sanno trasmettere. Questo fascino ci accompagna per ben quattro giorni, ogni giorno due suites con gran concerto finale al quarto giorno. Ottanta persone che si muovono suisentieri della Val Rendena, una lunga coda di escursionisti che camminano uno in fila all'altro lasciando una scia nel paesaggio. Ottanta, può sembrare un numero abnorme, ma musica, montagna e emozioni sono punti forti in comune che aggregano. Anche Cesare Maestri ci regala forti emozioni raccontandoci aneddoti e vicende vissute su queste montagne. Storie di conquiste, storie di vita e di morte, storie di uomini coraggiosi che hanno voluto e saputo conquistare queste cattedrali di pietra verticali, che hanno sfidato la natura. Per chi vuole saperne di più: www.isuonidelledolomiti.it |